La Banca centrale europea non ha variato il livello dei tassi di interesse. Il tasso principale è rimasto fermo al minimo storico dello 0,00 per cento, quello sui depositi bancari a -0,40 e quello di rifinanziamento marginale a 0,25. Il consiglio direttivo della Bce "continua ad aspettarsi" che i tassi d'interesse di riferimento "rimangano ai livelli attuali o inferiori per un lungo periodo di tempo, e ben oltre l'orizzonte degli acquisti di asset netti".
Nonostante il variare dell'inflazione e le pressioni provenienti soprattutto dai Paesi del Nord, segnatamente dalla Germania, il governatore della Bce, Mario Draghi, non ha modificato il programma del quantitative easing: il Consiglio direttivo dell'Eurotower ha confermato l'attuale livello di acquisti (80 miliardi di titoli in euro) fino alla fine di marzo per poi scendere - come già anticipato - a 60 miliardi di euro sino alla fine di dicembre 2017 "o anche oltre se necessario". Ma la Bce ha anche confermato di essere pronta a estendere gli interventi "se le prospettive diverranno meno favorevoli o se le condizioni finanziarie risulteranno incoerenti con ulteriori progressi verso un aggiustamento durevole del profilo dell'inflazione".
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